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Lo scrigno di madreperla (Tonza)
Era un bellissimo scrigno decorato di madreperla e io sarei stata capace di ascoltarlo suonare e di guardarlo per ore. Ma solo mia mamma aveva l’autorizzazione a toccarlo. Io avrei potuto romperlo o rovinarlo per la semplice e innocente foga “del gioco” di una bambina di 10 anni.
Era finemente lavorato e, alla luce del sole che entrava dalla grande finestra della camera dei miei genitori, brillava come di una luce propria e disegnava strane ombre e riflessi sul muro bianco dietro al mobile sul quale era appoggiato.
Mia madre non mi faceva mai vedere il contenuto dello scrigno e invece, mi faceva ascoltare la dolce e ripetitiva musichetta che ne usciva al momento della sua apertura.

Ah, quanto ho ballato per la stanza al ritmo di quel carillon!

Che ricordi, e che bello ricordare la mia mamma sussurrare timidamente la musica mentre, con occhi socchiusi, ondeggiava lentamente la testa con aria sognante!
Mamma, quale segreto conteneva quel carillon? Quello era il gioiello di mia madre e, di riflesso, era anche il mio. Solo che, seppure affascinata e ammaliata, ne ero anche spaventata! Non volevo che la mia mamma mi celasse un segreto… e volevo io essere il suo tesoro più grande! Cosa custodivi lì dentro così prezioso da non volermi mostrare?

Ma il tempo passa e la fretta alla quale la vita ci costringe, a volte ci porta lontani dalle nostre famiglie. Solo ora che mi sono trasferita per lavoro a Los Angeles sento la mancanza dei giorni in cui ero bambina e vivevo assieme a mamma e a papà. Tutto era facile e mi bastava un loro abbraccio o una parola di incoraggiamento per sentirmi meglio. Ma sono cresciuta anche io e ora sto lottando per costruire una mia famiglia…come hai fatto tu, mamma.

Nella mia ultima lettera, mossa dalla nostalgia della mia serena infanzia al tuo fianco, osai finalmente chiederti:
“Mamma cara, ormai sono grande e purtroppo ci dividono molti chilometri… Mamma, rivelami il tuo segreto, qual era quel tesoro – così lo chiamavi – che custodivi così gelosamente all’interno dello scrigno di madreperla? Devi sapere che da piccola, e forse tuttora, sono sempre stata gelosa di questo “tesoro”…pensavo di essere io il tuo più prezioso dono ricevuto dalla vita – o almeno così mi ripetevi quando dubbiosa ti porgevo questa domanda -!”

Qualche settimana dopo, al mio ritorno da lavoro trovai nella buchetta del mio appartamento un piccolo pacco.

Frettolosamente lo aprii, non mi ero neppure tolta il soprabito…
“Mamma” dissi sorridendo teneramente “allora ho sempre avuto ragione!”
All’interno del pacco vi era lo scrigno che ora giaceva aperto sul tavolo del mio salotto.
Custodita nella sua morbida fodera, una mia foto di quando ero appena nata:
il tesoro più grande di mia madre…

Plesea
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